La discoteca Paradiso era la più famosa d’Italia negli anni ’80, feste meravigliose, ospiti internazionali, interni lussuosi. Oggi la discoteca storica Paradiso è chiusa al pubblico e si porta dietro i resti di una corposa storia del divertimento romagnolo. Dopo vari tentativi, è stata venduta all’asta e diventerà un hotel.
Storia della discoteca Paradiso
Il locale era strutturato su due piani contenenti una zona ristorante adiacente alla grande sala centrale, utilizzata come pista da ballo, ed erano dislocati all’interno tre bar.
L’arredamento era ricco di lussuosi dettagli e rendeva l’ambiente elegante e affascinante. Al piano superiore era posto il privè, più ridotto e frequentato da clientela benestante.
Durante la stagione estiva le attività si svolgevano anche nel giardino antistante.
Dal 1957 la lussuosa villa di collina, in zona Covignano, divenne immediatamente il simbolo della bella Rimini. Un locale che Gianni Fabbri guidò e che portò a diventare l’impensabile simbolo del mondo della notte italiana e non solo romagnola.
Negli anni ha vantato la sua notorietà di club amato da un pubblico adulto, abbiente e selezionato, spesso frequentato da personaggi dello spettacolo e dell’imprenditoria.
Nel 2001 il Paradiso venne ceduto ai fratelli Buffagni, già gestori della Villa delle Rose e che portarono anche questa discoteca al successo, avvicinandosi a un pubblico più giovane e alla moda.
La chiusura della discoteca avvenne nel 2006 per questioni legate alla battaglia legale sulla proprietà della struttura.
Nel 2007 la discoteca riapre con la gestione di Luca de Simone e Alessandro Volta, imprenditori romani che mirano a riportare il Paradiso all’apice della notorietà e a farlo tornare il punto di riferimento nella movida riminese.
Successivamente la chiusura definitiva.